Le ultime truffe con i Qr Code

La scansione dei vecchi Qr Code potrebbe rivelarsi pericolosa per la sicurezza degli utenti. Lo ha dichiarato la Federal Trade Commission (FTC), che la scorsa settimana ha avvertito della possibilità che i malintenzionati nascondano collegamenti dannosi all’interno dei codici, così da utilizzarli per sottrarre informazioni e dati sensibili alle loro vittime. Più nel dettaglio, sembrerebbe che questi truffatori riescano a convincere gli utenti a scansionare i Qr Code utilizzando le scuse più disparate – facendogli credere, per esempio, “che non hanno potuto consegnare un pacco e devono contattarli per riprogrammare la consegna” o dicendo che “hanno notato attività sospette” sul loro account e che quindi devono “cambiare la password” per la propria sicurezza personale.

Una volta scansionato il codice, le povere vittime vengono rimandate “a un sito contraffatto che sembra reale ma non lo è” e convinte a lasciare le proprie informazioni personali, su cui i truffatori riescono a mettere mano in tempi rapidissimi. Una strategia semplice ma incredibilmente funzionale, che colpisce migliaia di persone in tutto il mondo. Fortunatamente, però, la FTC non si è limitata a segnalare l’incremento dei casi di truffe negli Stati Uniti, ma ha fornito anche una serie di suggerimenti utili per evitare di rimanere vittime della trappola dei criminali.

Tra questi, il consiglio di “non scansionare il Qr Code contenuto in un’e-mail o in un messaggio di testo” che non vi aspettavate di ricevere, soprattutto se vi invita ad agire in modo rapido. Al di là di questo, la FTC consiglia vivamente di aggiornare costantemente i dispositivi, di assicurarsi di disporre di password valide e complesse, e di utilizzare un’autenticazione a più fattori per gli account sensibili. Suggerimenti abbastanza comuni, che però possono preservare la nostra sicurezza personale se messi in campo in modo corretto. In ogni caso, una cosa è certa: se ricevete un Qr Code e non siete certi che il mittente sia affidabile, evitate di scansionarlo a priori.